L’offensiva italiana su Sidi el Barrani

Settembre 1940, Seconda guerra mondiale, campagna del Nordafrica: le truppe italiane conquistano Sidi el Barrani, villaggio egiziano vicino al Mar Mediterraneo, a circa 95 km dal confine con la Libia e a 240 km da Tobruch.

Svolgimento delle operazioni – Offensiva su Sidi el Barrani.

All’alba del 13 settembre 1940 ha inizio l’avanzata oltre confine su Sollum e Halfaya; a sera, alle 20 la situazione era la seguente:
la 1a Divisione Libica aveva occupata Sollum;
la 2a Divisione Libica aveva occupato Passo Halfaya;
la Divisione «Cirene» era alle spalle della 2a Div. Libica.
il Raggruppamento Maletti da Sidi Omar, lungo il confine, era arrivato fino a Neguet Ghirba (N.O. di Sidi Omar)
la Divisione «Marmarica» da Bir Hafid era entrata in Egitto raggiungendo Gabr bu Amud;
la Divisione CC.NN. «23 Marzo» da Gabr cl Ahmar aveva raggiunto il confine a Gabr Asceran.

Alle 20 del 14 settembre, mentre le due divisioni libiche avevano avanzato nella piana, fra il mare e il costone, per circa 20 km oltre Sollum, la «Cirene» era sul costone a sud dell’Halfaya, la I Divisione CC.NN. «23 Marzo» aveva passato il confine e aveva raggiunto zona Musaid, fra Capuzzo e Sollum; il Raggruppamento Maletti si trovava a ovest di Sidi Omar. Il nemico si ritirava offrendo sporadiche resistenze di reparti corazzati.

Giorno 15 settembre – Viene organizzata una colonna motorizzata al Comando del Generale Bergonzoli, costituita dalla I Divisione CC.NN. «23 Marzo» e dal Raggruppamento Maletti con aliquote di truppe di C.A. La colonna, scavalcando le Divisioni Libiche, punta su Sidi ci Barrani. La Divisione «23 Marzo» viene divisa in due blocchi: a destra la 233a Legione al comando del Console Nìccolo Nicchiarelli (Cons. Gen. Olivas), con un raggruppamento carri leggeri, a sinistra la 219a Legione con al comando il Sen. (Gen. Antonelli) (nota agg.), con artiglieria divisionale.

Lo scavalcamento, effettuato fra molte difficoltà dovute alle cattive piste su cui transitavano 450 automezzi era completato solo alle 11.30, fortemente disturbato dall’artiglieria nemica e da mezzi meccanizzati. Inoltre le strade erano state minate ed i pozzi salati; devastata l’arteria costiera.

La sera del 15 settembre le truppe erano a est di Bug Bug e la Divisione «23 Marzo» già a 25 km da Sidi el Barrani. Ripresa l’avanzata alle prime luci del 16, la colonna di sinistra (219a Legione) veniva presto impegnata. Un tiro di artiglieria preciso, rapido, centrato, ne rallentava a più riprese il movimento costringendola a procedere appiedata per alcuni tratti. A piedi muovono a sinistra il CXIV Btg. e a destra il CXVIII Btg. Su di essi si scatena un tiro rabbioso e celere. Le CC.NN. avanzano lo stesso bravamente accostando un po’ verso il mare. La nostra artiglieria controbatteva quella avversaria e il movimento in avanti era ripreso e accelerato, destando l’ammirazione del Gen. Bergonzoli.

Verso le 13, con movimento lento a causa del terreno sabbioso e una deviazione a sud per sottrarsi al tiro nemico, la colonna di destra giungeva assai vicino all’abitato facendo sentire la sua minaccia. Il nemico era costretto a ripiegare in fretta le sue artiglierie e la colonna di sinistra poteva proseguire senz’altro sull’obiettivo senza altre difficoltà. Alle 14.15 la colonna di destra, che aveva già preso contatto con i suoi carristi lanciati all’attacco di mezzi avversari, raggiungeva la litoranea a 4-5 Km est di Sidi el Barrani. Alla stessa ora il comandante la Divisione «23 Marzo» entrava in Sidi el Barrani alla testa della 219a Legione CC.NN.

A sera dello stesso giorno 16 la dislocazione delle nostre truppe era questa:
Divisione CC.NN. «23 Marzo» – 10 km. est di Sidi el Barrarsi, dal mare a Samet-Omm – Himeisa.
Aliquota Raggruppamento Maletti – 5 km. est dell’abitato.
I Divisione Libica – 15 Km. ovest di Sidi el Barrani, a cavallo della litoranea.
II Divisione Libica – sulla pista sud, a Sawani el Khur.
Divisione «Cirene» a Bir Siuyat (sud est di Halfaya).
Divisione «Marmarica» a Gat bu Fares (sud di Capuzzo).
Le perdite totali delle nostre truppe nel periodo operativo dal 13 al 18 settembre sono così suddivise:
Divisione CC.NN. «23 Marzo»: 187.
Divisione «Marmarica»: 12.
Truppe di C.A.: 140.
Divisione «Cirene»: 16.
Raggruppamento Maletti: 69.

L’esito della operazione fu favorevole. Le truppe dettero prova di elevate qualità guerriere e di fedeltà al dovere malgrado le eccezionali avverse condizioni di terreno, di clima e le bufere di ghibli. I nostri soldati, costretti a riposare sul nudo terreno, molestati da topi, da scorpioni e camaleonti, resistendo alle alte temperature e ai forti sbalzi di queste, alimentati con salmone e carne in scatola, tormentati dalla sete, fecero magnificamente fronte alla crisi dei rifornimenti; scavarono fossi nelle dune sabbiose per raccogliere l’acqua che l’atmosfera surriscaldata di giorno cedeva al terreno raffreddandosi durante la notte. Si ebbe subito la dimostrazione della inefficienza e della conseguente inutilità dei carri leggeri L. A prescindere dalla debole corazzatura e dallo scarso armamento, dei 52 impiegati nell’avanzata, al termine dell’operazione gli efficienti erano solo 17.

Al 30 settembre la dislocazione delle tre Divisioni di CC.NN. era la seguente:
I Divisione «23 Marzo» – Sidi el Barrani.
II Divisione «28 Ottobre» – Berta.
IV Divisione «3 Gennaio» – El Adem (sud di Tobruk).

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