Nella costruzione analitica di Marx il valore di una merce è sempre scomponibile in tre parti:
valore = C + V + S
C: il Capitale costante. Indica la spesa dei capitalisti per le materie prime e il costo del deprezzamento sul Capitale fisso. In sostanza, rappresenta la somma di tutti i costi non da lavoro sostenuti dai capitalisti per produrre le merci.
V: il Capitale variabile. Valore che rappresenta la somma delle spese per salari e stipendi.
S: il Plusvalore. Valore residuo ottenuto sottraendo le spese sostenute per il Capitale costante e quello variabile dal ricavo lordo dei capitalisti.
Marx sostiene che le spese sostenute per C fruttino un ritorno di ammontare esattamente uguale, mentre quelle per V (laddove gli affari siano profittevoli) generino un ritorno di entità superiore; da tale assunto ricaviamo che solo il lavoro crea valore. Il Plusvalore è invece la fonte dei redditi da proprietà.
Il prezzo concorrenziale di lungo periodo del lavoro è equivalente al tempo di lavoro socialmente necessario che occorre per produrre l’equivalente in termini di beni del salario reale.
Saggio di Plusvalore (sfruttamento) = S’ = S/V
Ad esempio, in quattro ore il lavoratore è in grado di produrre merci sufficienti per mantenersi, ma la giornata lavorativa dura di più, ed è proprio in questo lasso di tempo che viene prodotto il surplus che avvantaggia il proprietario dei mezzi di produzione. Questa è l’ingiustizia di fondo del sistema capitalista per Marx, ed il suo obiettivo è proprio quello di espropriare i capitalisti dei loro mezzi di produzione per andare a restituire il Plusvalore a chi ne è proprietario di diritto (il proletario).
Tre sono le vie indicate per aumentare il saggio di Plusvalore: allungamento giornata lavorativa; aumento produttività del lavoro; riduzione della quantità di merci equivalente al salario reale con cui si remunera il lavoro. Componente importante sono anche le innovazioni tecnologiche.
Saggio di Profitto (P) = S/ (C+V) dove C+V rappresenta l’anticipazione per il Capitale totale.
La composizione organica del Capitale (intensità di capitale di un’industria o di un’impresa) è uguale al rapporto tra le spese per il Capitale costante e le spese per il Capitale totale: Q = C / (C+V)
Essendo il Saggio di Plusvalore pari al rapporto tra il Plusvalore e le spese per il Capitale variabile (S’ = S/V), quanto maggiore è questo rapporto tanto più l’impresa o l’industria sarà ad elevata intensità di Capitale.