WWII: l’Operazione Weserübung

9 aprile 1940 – Prende il via l’Operazione Weserübung

“Operazione Weserübung” è il nome in codice dato all’aggressione militare cui diede vita la Germania, durante la Seconda guerra mondiale, finalizzata all’invasione della Danimarca e della Norvegia.

L’obiettivo militare principale dell’operazione era l’occupazione dei porti norvegesi per prevenire un eventuale blocco degli stessi da parte dell’Inghilterra. Vi era inoltre la volontà di assicurare all’industria bellica tedesca il rifornimento di minerale ferroso che dalle miniere di Kiruna (Svezia) arrivava a Narvik, una città della Norvegia. L’ideatore del piano di invasione fu Nikolaus von Falkenhorst (Breslavia, 17 gennaio 1885 – Holzminden, 18 giugno 1968), generale tedesco e comandante delle truppe di occupazione tedesche in Norvegia. L’occupazione della Danimarca, in quanto transito alternativo per il materiale, sembrava ormai diventata inevitabile.

Diverse fonti concordane nel ritenere che la riuscita del “Progetto Lebensborn” (altrimenti conosciuto come “Progetto Sorgente di Vita”, uno dei diversi programmi avviati dal gerarca nazista Heinrich Himmler per realizzare le teorie eugenetiche del Terzo Reich sulla razza ariana) era fortemente collegato all’eventuale successo di questa operazione militare, che permise d’altronde di avviare l’occupazione tedesca della Scandinavia.

Le operazioni in Danimarca cominciarono alle 5 e 20 del mattino del 9 aprile 1940, quando l’ambasciatore tedesco inviò un documento al ministro degli Esteri danese facendo riferimento a una spontanea offerta di protezione al Paese come pretesto per l’avvio dell’invasione. Un’offerta alla quale non si poteva opporre in alcun modo un rifiuto. Nel frattempo, le armate tedesche risalirono lo Jutland e Re Cristiano X (Charlottenlund, 26 settembre 1870 – Copenaghen, 20 aprile 1947) firmò la capitolazione alle 14.00 dello stesso giorno. Ci furono in tutto 13 morti e 23 feriti per parte danese, e 20 feriti per parte tedesca. Quella in Danimarca fu una vera e propria passeggiata militare, che le forze alleate non poterono in alcun modo impedire. L’intervento tedesco fu rapido e determinato, favorito anche dalla totale impreparazione militare dei danesi, le cui forze armate nulla avrebbero potuto fare per tentare anche solo di rallentare una azione di forza germanica.

Riporto integralmente un “War Report” riguardante l’Operazione Weserübung:

“Operazione Weserübung” è il nome in codice per l’aggressione della Germania alla Danimarca e Norvegia. La Germania le invade con il pretesto della sicurezza tedesca. L’attacco è iniziato verso mezzanotte con atterraggi compiuti in vari punti della costa dovesi è manifestata una certa resistenza. Oslo è stata occupata nel pomeriggio. Narvik, Bergen, Trondheim e altri porti hanno ammesso di essere completamente in mano tedesca e perdono due incrociatori: l’Eidsvold e il Norge, perdendo 276 marinai. A Trondheim, navi da guerra tedesche facendo finta di essere navi inglesi e navigando indisturbate, catturano la città con una certa facilità. A Bergen, le batterie costiere di Fort Kvarven danneggiano l’incrociatore tedesco Königsberg e il dragamine Bremse.
Fuori Bergen, uno Ju88 tedesco e velivoli He111 attaccano la corazzata inglese HMS Rodney e l’incrociatore HMS Gurkha; il Rodney viene colpito da una bomba di 500 kg inesplosa e il Gurkha affonda uccidendo 15 uomini; solo quattro Ju88 aerei tedeschi vengono persi in questo attacco. Infine, a Oslo, le batterie a Oscar Borg affondano l’incrociatore tedesco Blücher nel fiordo di Oslo, uccidendone 830. Alle azioni partecipa anche l’incrociatore leggero Köln.
Il sommergibile inglese HMS Truant silura gravemente l’incrociatore tedesco Karlsruhe nello Skagerrak. Dopo che l’equipaggio è stato salvato, la torpediniera Grief affonda il Karlsruhe. Il sottomarino francese Sybille, sotto il comando britannico parte da Harwich, in Inghilterra, per pattugliare il Mare del Nord occidentale della Danimarca.
Al largo, il britannico HMS Renown intercetta le corazzate tedesche Scharnhorst e Gneisenau dopo che avevano scortato con successo Marine Gruppe 1 a Narvik; Renown spara per primo, colpendo Gneisenau tre volte, ma riceve due colpi prima che le navi tedesche si disimpegnino dalla battaglia. Data la situazione disastrosa, la famiglia reale norvegese, il governo, e le riserve auree del paese (con oltre 48 tonnellate d’oro) vengono evacuate da Oslo.
Il Governo intanto si trasferisce ad Hamar.
La Danimarca ha presentato una nota in segno di protesta.
Le truppe tedesche occupano Copenaghen all’alba facendo soltanto 20 vittime tra le guardie del Re.
In risposta alle richieste tedesche, la Svezia ha dichiarato che avrebbe mantenuto una stretta neutralità.
Il Foreign Office britannico, alla radio di mezzogiorno, ha annunciato che avrebbero voluto estendere l’aiuto navale e militare in Norvegia, ma ora è troppo tardi.
Il piroscafo tedesco Amasis è stato silurato al largo della costa occidentale della Svezia.
Un rapporto inglese riporta che i bombardieri della RAF hanno effettuato una serie di attacchi contro gli incrociatori Kriegsmarine al largo di Bergen e ne hanno danneggiati due.
L’HMS Howe è stato varato a Govan, in Scozia, nel Regno Unito”.

In Norvegia, le operazioni tedesche prevedevano lo sbarco di contingenti presso i maggiori porti del Paese: cadde per prima Narvik, seguita da Bergen, Oslo (che era riuscita parzialmente a mobilitare le proprie truppe, senza però salvaguardare l’armamento pesante), Trondheim e Stavanger. Complici le difficoltà alleate a muoversi in un terreno simile e la mancanza di artiglieria, la Norvegia capitolò l’8 giugno, diventando uno Stato fantoccio sotto il regime di Vidkun Quisling (Fyresdal, 18 luglio 1887 – Oslo, 24 ottobre 1945). Ufficiale dell’esercito e fondatore nel 1933 del partito fascista norvegese, il “Nasjonal Samling”, Quisling fu uno dei più famosi collaborazionisti, mettendosi al servizio di Hitler e delle forze armate tedesche senza colpo ferire.

Le finalità dell’Operazione Weserübung non erano solo strategiche (tagliare i collegamenti tra Russia e Gran Bretagna e creare un vallo atlantico che impedisse gli sbarchi Transatlantici da Capo Nord a Biarritz), ma anche ideologiche. Norvegia e Danimarca divennero infatti dei veri e propri serbatoi di donne da utilizzare per la riuscita positiva dell’operazione Lebensborn, della quale abbiamo fatto accenno prima. La finalità era quella di preservare la razza attraverso l’accoppiamento (spesso forzato) di queste donne con i soldati tedeschi.

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Informazioni su ipercorsidellastoria

Laureato col massimo dei voti in Relazioni Internazionali, laurea breve in studi storico-politici; Master in Editoria e Comunicazione; appassionato di tematiche quali storia, economia, sociologia, filosofia, diritto; percorso di scrittura intrapreso al fine di condividere, con chi interessato, nozioni che potrebbero risultare utili in diverse occasioni.

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