WWI: la battaglia di Heligoland Bight

28 agosto 1914, Prima guerra mondiale: la battaglia di Heligoland Bight.

Heligoland Bight, anche conosciuta con il nome tedesco Helgoländer Bucht, è una baia situata alla foce del fiume Elba, uno dei più lunghi dell’Europa centrale.

La Prima Battaglia di Heligoland Bight fu il primo confronto navale della Prima guerra mondiale, combattuto il 28 agosto 1914, tra il Regno Unito e la Germania. La battaglia si svolse nella zona sud-orientale del Mare del Nord, quando i Britannici attaccarono le pattuglie tedesche nei pressi della costa tedesca nord-occidentale.

La “German High Seas Fleet”, flotta navale tedesca della German Imperial Navy creata nel febbraio del 1907 e impiegata durante la Grande Guerra, rimase in larga misura in porti protetti sulla costa settentrionale della Germania, mentre la “British Grand Fleet” si posizionò nella parte settentrionale del Mare del Nord. Entrambe le parti ingaggiarono attacchi a lunga percorrenza utilizzando per lo più Incrociatori, mentre per la ricognizione del mare vicino alla costa tedesca vennero impiegati i Cacciatorpediniere, navi da guerra veloci e manovrabili, dotate di grande autonomia.

I britannici elaborarono un piano per tendere un’imboscata ai Cacciatorpediniere tedeschi durante il loro percorso di pattugliamento quotidiano. Una flotta britannica, composta da 31 Cacciatorpediniere e due Incrociatori comandati dal commodoro Reginald Tyrwhitt e da diversi sottomarini sotto la guida del Commodoro Roger Keyes, vennero spediti per affrontare la missione. Furono supportati a distanza da altri sei Cruiser leggeri comandati da William Goodenough e da cinque Cacciatorpediniere guidati dal viceammiraglio David Beatty.

Tre Incrociatori leggeri tedeschi e un Cacciatorpediniere vennero affondati. Furono inoltre danneggiati altri tre Incrociatori leggeri, e questo provocò non poche perdite: 712 marinai vennero uccisi, 530 feriti e 336 vennero fatti prigionieri. I britannici subirono la perdita di un Incrociatore leggero, e tre Cacciatorpediniere vennero danneggiati; 35 i morti e all’incirca 40 i feriti.

La battaglia venne considerata a ragion veduta come un gran successo per la Gran Bretagna, le cui navi vennero accolte da una folla festante al loro ritorno. Il viceammiraglio Beatty venne acclamato come un eroe, anche se questo avevo preso parte marginalmente all’azione militare o alla pianificazione della stessa, guidata fattivamente dal commodoro Tyrwhitt e concepita dal commodoro Keyes. Tuttavia, a ben guardare, il raid si sarebbe potuto rivelare disastroso se le forze supplementari guidate da Beatty non fossero state inviate dall’ammiraglio John Jellicoe all’ultimo minuto.

L’azione militare condotta dai britannici comportò una conseguente limitazione della libertà di movimento della flotta tedesca, costretta a rimanere nei pressi del porto e senza la possibilità di poter entrare in contatto con forze alleate per i mesi successivi.

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