La battaglia di Trafalgar

Crollati i momentanei e precari equilibri dati dalle pace di Lunéville e di Amiens, Napoleone inseguì il suo ideale di grandezza e di potenza scontrandosi con gli Stati del Centro e del Nord del continente. La Francia si trovò così a dover fronteggiare una nuova coalizione (la terza) di potenze europee. La ripresa del conflitto traeva origine dal rifiuto opposto dalla Gran Bretagna ad abbandonare Malta, isola strategica per il controllo del Mediterraneo. Motivi più profondi erano quelli legati alla penetrazione commerciale francese nell’Impero ottomano e alla politica doganale rigidamente protezionista imposta da Napoleone su tutti i territori caduti sotto il controllo della Francia. A fianco della Gran Bretagna si erano schierati l’Austria, la Svezia, il Regno di Napoli e la Russia.

Il piano di un’invasione dell’Inghilterra si rivelò inattuabile, vista la netta superiorità della marina britannica guidata dall’ammiraglio Nelson, che il 21 ottobre 1805 nella battaglia di Trafalgar (di fronte a Gibilterra) riuscì a distruggere quasi completamente la flotta francese.
Trafalgar: agosto 1805: la flotta francese comandata dall’ammiraglio Villeneuve, braccata da quella inglese di Nelson, si rifugia a Cadice (Spagna). Napoleone comunica a Villeneuve di non attenderlo più a Brest per la progettata invasione dell’Inghilterra, ma gli ordina di recarsi a Napoli (20 agosto). Il 20 ottobre Villeneuve esce da Cadice e il 21 viene attaccato dalla flotta inglese tra Cadice e Tanifa prima di entrare nello stretto di Gibilterra. Nelson muore quasi subito, colpito da una fucilata, ma le 33 navi francesi sono sbaragliate dalle 27 inglesi. Diciotto vascelli francesi sono distrutti.
Ben più favorevole a Napoleone si rivelò invece la guerra sul continente: dopo aver sconfitto gli austriaci a Ulm, Bonaparte ottenne una grande vittoria – probabilmente la più brillante della sua carriera – contro le forze russe e austriache ad Austerlitz.

Sconfitto sul mare a Trafalgar ma vittorioso in terra ad Austerlitz (dicembre 1805), Bonaparte entrò a Vienna e stipulò con l’Austria la Pace di Presburgo (dicembre 1805). Padrone ormai dell’Europa occidentale, con un tratto di penna spazzò via la struttura politica medievale della Germania: sorse, sotto il protettorato francese, la Confederazione del Reno, presidiata dalla Grande Armée. Essa univa i regni di Baviera, di Wurttemberg, i granducati di Francoforte, del Baden, dell’Assia.

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