Mazzini e gli Stati Uniti d’Europa

Gli Stati Uniti d’Europa

Giuseppe Mazzini aveva una concezione religiosa molto profonda, legata peraltro intimamente alla sfera più propriamente politica dei diversi indirizzi umani. Ogni popolo, secondo il patriota italiano, è tenuto ad assolvere la missione che Dio gli ha assegnato, sulla base di un disegno superiore da decifrare. “La nazionalità è la parte che Dio ha prescritto ad ogni gente nel lavoro umanitario: la missione, il compito che ogni popolo deve adempiere sulla terra, perché l’idea divina possa attuarsi nel mondo”. Un discorso di questo tipo presuppone il rifiuto del primato francese professato, fra gli altri, da Guizot, politico e storico francese, e Julius Michelet. “Credo che si possa dire senza adulazione”, aveva scritto Guizot, “che la Francia è stata il centro, il focolaio della civiltà europea. […] Non vi è quasi nessuna grande idea, nessun grande principio di civiltà che, per diffondersi ovunque, non sia anzitutto passato attraverso la Francia”.

Per la realizzazione della futura Europa dei popoli Mazzini propose vie di volta in volta diverse. Avanzò la tesi delle tre nazioni guida (la Polonia per gli Slavi, la Germania per l’Europa centrale, l’Italia per il Mezzogiorno), poi ideò la fruizione di una grande alleanza tra i popoli in grado di lottare per creare gli Stati Uniti d’Europa. Mazzini non ebbe tuttavia alcuna esitazione sulla conclusione cui sarebbe dovuto giungere il processo, che è quello della libertà, dell’uguaglianza, dell’umanità e della pace. “Le nazioni saranno sorelle”, sentenziò Mazzini nell’alveo della sua utopia. Pace e fraternità tra i popoli: lo stesso binomio sarò poi celebrato da Victor Hugo al Congresso della pace tenuto a Parigi nel 1849. “Un giorno verrà in cui voi, Francia, voi Russia, voi Inghilterra, voi Germania, voi tutte, nazioni del Continente, senza perdere le vostre distinte qualità e la vostra libera e gloriosa individualità, vi fonderete strettamente in una superiore unità”.

Un ideale del nesso mazziniano tra Nazione e Umanità che ha ispirato la stesura di diverse opere, tra cui quella di Adolfo Omodeo, “Primato francese e iniziativa italiana”.

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