L’Operazione Bagration

Operazione Bagration: 22 giugno 1944

“Operazione Bagration” (che prese il nome dal generale Pyotr Bagration, morto combattendo a Borodino nel 1812 contro Napoleone) fu l’appellativo assegnato dallo Stato maggiore generale sovietico all’imponente offensiva sferrata dall’Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale, ormai giunta al suo epilogo. L’attacco venne condotto nell’estate del 1944 in Bielorussia e nella Polonia orientale, e provocò la completa disfatta delle forze tedesche del Gruppo di Armate di Centro (unità strategica dell’esercito tedesco operante sul Fronte orientale, schierata a protezione delle repubbliche baltiche e della Bielorussia). Le operazioni militari ebbero inizio il 22 giugno 1944 e terminarono il 1º agosto dello stesso anno.

L’operazione venne condotta contemporaneamente allo sbarco e alla battaglia di Normandia sul Fronte Occidentale. Questa costituì l’offensiva sovietica maggiormente riuscita di tutta la guerra sul Fronte Orientale, e una delle manovre strategiche in profondità con mezzi corazzati più efficaci di tutta la guerra.

Il 19 giugno 1944 l’inferno scoppiò nelle retrovie del Gruppo di Armate di Centro. Migliaia di partigiani attaccarono linee di comunicazione e diversi depositi, impegnando sino allo sfinimento le forze di sicurezza e isolando la linea del fronte dalle retrovie. Gli attacchi durarono quattro giorni. Il 22 giugno, terzo anniversario dell’attacco nazista all’Unione Sovietica, oltre un milione di soldati sovietici partirono all’attacco, scardinando il fronte tedesco.

L’operazione Bagration, in poco più di un mese, portò le linee russe a 450 chilometri dal punto di partenza, alle porte di Varsavia, liberando quasi totalmente il territorio sovietico occupato, conquistando la Polonia orientale e distruggendo virtualmente il Gruppo di armate. Nell’estate 1944 le armate di Hitler persero sul Fronte Orientale oltre 2 milioni di uomini tra caduti, feriti, prigionieri e dispersi. Anche per l’Armata Rossa non fu una passeggiata: i Russi, nella stessa estate, persero 243.508 uomini e contarono 811.603 feriti circa, con quasi 3.000 carri armati, 2.500 aerei e 850 cannoni distrutti. Ma la potenza tedesca era stata definitivamente spezzata. Diverse fonti tedesche, per sottolineare la gravità della disfatta, parlarono di una “Canne” per il loro esercito, enfatizzando le dimensioni della catastrofe a paragone di altri gravi insuccessi subiti durante la Seconda guerra mondiale.

Il fatto che tale operazione ebbe luogo proprio nel lasso di tempo dello sbarco e della battaglia di Normandia non ha aiutato la sua fama, anche se essa ha avuto, per quantità delle forze impiegate, durezza dei combattimenti, numero di perdite e dimensioni geografiche del campo di battaglia, un rilievo militare nel complesso maggiore dell’Operazione Overlord.

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