L’indipendenza del Brasile dalla madrepatria

Particolare, perché relativamente pacifico e non estremamente violento, fu il distacco dalla madrepatria del Brasile. Il re del Portogallo, Giovanni VI di Braganza (ventisettesimo re del Portogallo), vi si era rifugiato nel 1807, in seguito all’occupazione francese del regno iberico. Quando nel 1821 il monarca fu richiamato in patria, suo figlio, Don Pedro, concesse ai coloni una costituzione: dal quel momento fu proclamato “imperatore costituzionale” col nome di Pedro I, e il Brasile divenne da allora uno Stato autonomo. Nacque così il cosiddetto Impero del Brasile (1822), una monarchia che durerà fino al 1889, anno della proclamazione della repubblica. Due imperatori si sedettero al trono, Pietro I dal 1822 al 1831, e Pietro II dal 1831 al 1889. Inoltre il Re Giovanni VI del Portogallo mantenne il titolo di Imperatore, proprio come stabilito dal trattato che riconobbe l’indipendenza brasiliana.

Tuttavia, al contrario di quanto è consuetudine pensare, ovvero che l’indipendenza brasiliana sia stata ottenuta senza spargere sangue, dei risentimenti e delle azioni militari si verificarono. Anche se entrambe le nazioni evitarono grandi battaglie, si fronteggiarono con azioni di guerriglia, dimostrazioni, e contromosse. Non ci sono molte informazioni riguardo alle vittime del conflitto. Una delle martiri fu ad esempio Madre Joana Angélica, che venne uccisa con la baionetta dalle truppe portoghesi a Bahia che entrarono nel suo convento, e vi fu anche una donna, Maria Quitéria de Jesus, che si finse uomo ed entrò così anonimamente nell’esercito imperiale brasiliano, distinguendosi in battaglia diverse volte.

Il riconoscimento formale (e internazionale) dell’indipendenza del Brasile ci fu in base a un accordo stipulato nel 1825 tra il Regno Unito e il Portogallo. Fino a quel periodo, i brasiliani temevano che il Portogallo potesse riprendere ad attaccare da un momento all’altro. Il Brasile dovette tuttavia rinunciare all’annessione delle colonie portoghesi in Africa, e in un altro trattato stipulato con l’Inghilterra promise di porre fine alla schiavitù e al commercio di schiavi. Nessuno di questi provvedimenti, naturalmente, furono graditi ai possessori di piantagioni.

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