La rivoluzione spagnola del 1820

La Restaurazione aveva riportato sul trono di Spagna Ferdinando VII di Borbone; questi abrogò la Costituzione di Cadice (Costituzione spagnola del 1812, la carta costituzionale emanata nel 1812 dalle “Cortes”, il Parlamento iberico, in opposizione all’occupazione napoleonica e al regime di Giuseppe Bonaparte), ripristinò l’assolutismo, la censura e l’Inquisizione, concentrando il potere nelle sue mani. Il clero poté così recuperare i beni confiscati al tempo di Giuseppe Bonaparte, senza alcun indennizzo per chi li aveva acquistati; gli aristocratici continuarono a godere dei loro privilegi.

Questi misure spinsero i liberali a raccogliersi nelle società segrete ove si accodarono agli “afrancesados” (così venivano chiamati i partigiani spagnoli e portoghesi degli ideali illuministi, liberali e rivoluzionari francesi, che sostennero l’occupazione francese della penisola iberica e il primo Impero francese), superstiti protagonisti del movimento riformatore e difensori delle antiche tradizioni locali. Le fila del movimento cospirativo erano rette dalla Massoneria; tra le logge che esprimevano una tendenza moderatamente liberale si distinguevano quelle dei “Comuneros”, caratterizzate da un programma democratico che prevedeva la lotta contro il feudalesimo e la liquidazione del latifondo in favore dei contadini.

Nel gennaio 1820, dopo un tentativo pressoché fallimentare, a Cadice un corpo di spedizione, che avrebbe dovuto imbarcarsi per combattere i ribelli delle colonie americane, si ammutinò su iniziativa del giovane ufficiale Rafael de Riego, affiliato ai “Comuneros”. Fu costituita una giunta militare rivoluzionaria che reclamò il ristabilimento della soppressa Costituzione. Sopraffatto dall’ammutinamento di altre guarnigioni, Ferdinando VII fu costretto a giurare di nuovo la Costituzione di Cadice. La rivoluzione aveva ottenuto un’importante vittoria, anche se i contrasti tra “moderados” ed “exaltados” indebolirono in maniera rilevante il fronte rivoluzionario, facilitando, in seguito, l’intervento repressivo della Santa Alleanza.

La rivoluzione ebbe notevoli ripercussioni in Portogallo, dove le truppe si ammutinarono nell’agosto 1820, costringendo Giovanni VI a rientrare in patria dal Brasile e a concedere anch’egli la Costituzione.

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