La rivoluzione della guerra

Napoleone può esser definito un vero e proprio rivoluzionario nell’arte della guerra.

Alla fine dell’estate del 1805 un ulteriore tentativo espansionistico francese sembrava non poter avere luogo. Il fallimento della Marina Francese nel controllare la Manica pose l’Inghilterra al riparo da eventuali invasioni; l’Austria stava concentrando notevoli sforzi a nord di Venezia, nel Tirolo, in Germania; dalla Polonia le prime divisioni Russe stavano muovendo in aiuto dell’Austria ed a nord la Prussia si stava mobilitando.
Il 23 agosto, d’improvviso, Napoleone muta il suo obiettivo militare. La ‘Grande Armée’ lascia la Manica, traversa il Reno e avanza verso il Danubio; entrerà a Vienna il 13 novembre. La seguente Pace di Pressburg staccherà l’Austria dalla Terza Coalizione e porterà Venezia alla Francia, la potenza ormai dominante nell’Europa centrale.

La velocità e la portata delle operazioni francesi furono uniche e, altrettanto, la presa dell’Imperatore sulla diplomazia e la sua forza nel distruggere il tradizionale equilibrio continentale. La meraviglia e lo stupore tra i governi e gli ambienti militare furono notevoli. Da tutto questo derivò un forte scoraggiamento ed una profonda delusione che l’anno seguente contribuirono a distruggere l’esercito prussiano a Jena ed a portare l’espansionismo francese alle porte della Russia.

Il genio di un uomo, l’Imperatore della Rivoluzione, che personificava e sfruttava l’eccezionale fusione di elementi sociali, politici, militari determinati dall’abolizione dell’Ancien Regime. Fu in grado di cogliere gli elementi contingenti che lo avrebbero reso celebre, li sfruttò al massimo delle loro potenzialità.

Già prima dell’ascesa di Bonaparte notevoli mutamenti si erano verificati rispetto ai principi base che regolavano la vita militare del Paese.

La Rivoluzione francese comportò una rivoluzione della guerra, del modo di condurre una battaglia. Profondi furono i mutamenti nella pratica e all’interno delle istituzioni militari, i quali furono adottati e sviluppati dalla Rivoluzione, che allargò il raggio di queste innovazioni. L’esercito, i suoi bisogni, le sue necessità e i suoi valori guadagnarono una nuova importanza nella vita della Francia. Fu questa una rivoluzione militare che si estese a tutto il continente europeo grazie alle guerre combattute dai governi succedutisi in Francia dal 1792 in poi.

La coscrizione universale fu una profonda innovazione che produsse un notevole aumento nel numero dei soldati effettivi, e si rivelò uno strumento funzionale al rafforzamento della politica estera della Francia e che permise ai comandanti francesi di poter combattere campagne più aggressive, costose, numerose.

Andremo nel dettaglio rispetto alle novità militari introdotte dalla Francia rivoluzionaria nel prossimo articolo.

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