La Prima Guerra del Golfo

2 agosto 1990, Prima Guerra del Golfo: le truppe irachene invadono il Kuwait.

L’invasione iniziò alle due del mattino del 2 agosto 1990. Senza alcun preavviso formale, diverse divisioni della Guardia Repubblicana irachena varcarono il confine con il Kuwait mentre l’aviazione irachena colpiva Kuwait City in diversi punti. L’esercito locale tentò per quanto possibile di reagire, ma inutilmente. Elicotteri militari iracheni cominciarono ad atterrare praticamente indisturbati nella capitale sbarcando truppe di commando nel cuore del Paese.

I combattimenti proseguirono per diverse ore. Alcune truppe del Kuwait, schiacciate dalla evidente superiorità numerica del nemico, ripiegarono oltre il confine con l’Arabia Saudita, mentre diversi uomini dell’esercito si arresero sul posto. Nella residenza reale, il Palazzo Dasman, lo sceicco Fahad, fratellastro dello sceicco, guidò una disperata resistenza contro i soldati iracheni, ma senza successo: il palazzo cadde e venne conquistato in poche ore.

L’invasione, almeno sulla carta, fu uno strepitoso successo. Saddam Hussein, dittatore dell’Iraq, aveva colto il nemico completamente alla sprovvista, risolvendo in un colpo solo non soltanto il suo debito pesante di quattordici miliardi di dollari all’incirca con lo stesso Kuwait, ma anche vendicandosi di alcune perforazioni petrolifere direzionali che, secondo quanto da lui sostenuto anche in tempi non sospetti, il Kuwait aveva operato in territorio iracheno.

Poco meno di quattro settimane dopo il Kuwait venne formalmente annesso alla diciannovesima provincia dell’Iraq. Tuttavia, in quel momento, l’ambiziosa scommessa di Saddam aveva già cominciato a ritorcerglisi contro, in quanto unanime fu la condanna da parte del mondo intero. Gli Stati Uniti inviarono le prime truppe in Arabia Saudita, e in autunno si era già formata una coalizione contro l’Iraq che constava soldati di 34 Paesi. L’invasione del Kuwait fu l’inizio della fine per Saddam.

La Prima Guerra del Golfo fu anche un evento mediatico che segnò uno spartiacque nella storia dei media. Fu infatti definita come la prima guerra del villaggio globale, una guerra le cui immagini per la prima volta furono mostrate sugli schermi dei televisori di tutto il mondo. Le prime immagini ad essere mostrate furono quelle di quasi mezzo milione di profughi kuwaitiani che attraversavano il confine con l’Arabia Saudita per scappare dalle truppe irachene. L’opinione pubblica mondiale fu immediatamente colpita da quella che era a tutti gli effetti un’aggressione gratuita di uno stato sovrano, e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite impose immediatamente sanzioni economiche all’Iraq, con il voto favorevole sia della Cina che della Russia, due dei cinque membri permanenti con potere di veto.

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