La prima battaglia della Marna

5 settembre 1914, Prima guerra mondiale: inizia la prima battaglia della Marna.

A nord-est di Parigi, la 6ª Armata francese del generale Michel Joseph Maunoury attacca le forze tedesche che stanno avanzando sulla capitale. Oltre due milioni di soldati prenderanno parte alla battaglia e 100.00 verranno uccisi o feriti, in questa significativa vittoria degli Alleati.

Quando il generale Alexander Heinrich Rudolph von Kluck, che deteneva il comando della 1ª Armata, la formazione più potente dell’esercito tedesco, si stanziò a 30 miglia da Parigi, il governo francese ritenne prudente il trasferimento a Bordeaux. Il 3 settembre il governatore militare di Parigi, generale Galliéni, richiamato in servizio come vice del generale Joffre, fu informato dai ricognitori che i tedeschi puntavano verso la Marna, a est di Parigi; diede allora ordine alla 6ª Armata, comandata dal generale Michel Joseph Maunoury, di prepararsi ad attaccare il fianco tedesco esposto, e convinse Joffre a confermare l’attacco per il giorno seguente.

Joffre si recò allora dal generale britannico Sir John Denton Pinkstone French per fare opera di persuasione e, dopo un’accesa perorazione della causa, ottenne da questi la promessa che il corpo di spedizione britannico avrebbe fatto quanto possibile.

Da parte tedesca, le difficoltà di comunicazione stavano minando il già delicato impianto di Schlieffen e la determinazione dell’Alto Comando. Soltanto una settimana prima l’umore al quartier generale di Helmuth Johann Ludwig von Moltke in Lussemburgo era stato euforico, ma il 5 settembre la vittoria stava sfuggendo di mano: il nemico disponeva di ampia libertà di azione, e l’ala destra tedesca era estremamente vulnerabile di fronte a un eventuale attacco nemico. Il 4 settembre Moltke cercò di trattenere la 1ª e la 2ª armata, ammonendole a stare in guardia contro un attacco sui fianchi da Parigi, ma nel tempo occorrente al messaggio per raggiungere Kluck questi aveva già trasferito gran parte della sua armata oltre la Marna.

Il 4 settembre, la 6ª Armata di Maunoury attaccò il corpo d’armata della riserva che Kluck aveva lasciato a nord della Marna. Il brusco attacco francese al vulnerabile fianco destro germanico ebbe quello che Liddell Hart, teorico militare, avrebbe definito un “effetto onda”, portando a contromisure sproporzionate rispetto all’attacco francese iniziale. Moltke ordinò a Kluck di ritirarsi. Il 6 settembre l’intero esercito francese con il BEF (British Expeditionary Force) era passato all’attacco. In nessun punto, tuttavia, si verificò uno sfondamento ragguardevole delle linee tedesche.

I tedeschi si comportarono egregiamente: ricacciarono indietro la 5ª Armata francese e respinsero la 9ª Armata guidata dal generale Ferdinand Foch. Tuttavia, furono proprio loro i primi a vacillare: il 9 settembre il generale tedesco Karl von Bülow ordinò alle sue truppe di arretrare, non lasciando a Kluck altra scelta se non quella di adeguarsi a ordinare la ritirata. L’11 settembre tutte le armate tedesche ripiegarono verso nord, seguendo gli ordini dei propri comandanti o per indicazioni dirette di Moltke. L’unico motivo per cui la ritirata tedesca non si tramutò in una disfatta fu il fatto che gli Alleati erano troppo esausti per disporsi all’inseguimento.

La prima battaglia della Marna segnò un momento decisivo della prima guerra mondiale, decretò il fallimento degli ambiziosi piani tedeschi e delle loro speranze di vittoria entro sei settimane, rinsaldò la resistenza e la volontà combattiva degli Alleati e trasformò la guerra in una lunga lotta di logoramento nelle trincee che sarebbe continuata per altri quattro anni fino alla sconfitta finale della Germania imperiale.

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