La guerra nel Medioevo

Abbiamo dedicato fino ad ora diversi articoli all’arte della guerra così come intesa e sviluppata da Bonaparte, che ancora oggi viene considerato uno tra i più grandi strateghi militari di tutti i tempi, in grado di influenzare l’evoluzione successiva del combattimento. Potrebbe risultare interessante compiere un passo indietro, elaborare una sorta di rapido excursus che ci consenta di capire al meglio come si è arrivati al perfezionamento della pratica militare così come avvenne con la rivoluzione militare di fine ‘700. Cominceremo dando un rapido ma esaustivo sguardo alla guerra così come veniva intesa e praticata nel Medioevo.

Presso i popoli europei l’arte della guerra cominciò a evolversi con una rapidità sconosciuta in altre regioni del mondo a partire dalla fine del Medioevo, tanto che l’intera evoluzione propria dell’essere umano mostra come la supremazia bellica degli europei sia stata uno strumento decisivo per il loro prolungato dominio sugli altri continenti. Tuttavia, la continua crescita della capacità distruttiva non è il prodotto del semplice perfezionamento tecnico e degli sviluppi dell’arte di combattere sul campo. In verità, un nesso profondo collega rapida evoluzione dell’organizzazione militare, strutture socioeconomiche e forme del potere politico; potremmo definirli come degli elementi inscindibili, l’evoluzione dell’uno non può in alcun modo prescindere dall’evoluzione parallela dell’altro. Ciò significa che certi tipi di strutture militari corrispondono a determinate società e che le innovazioni dell’arte della guerra possono essere efficaci sul campo a patto che ci siano alcune condizioni di tipo sociale ed economico. Questo è il concetto centrale da cui prendere spunto per tentare di intraprendere un percorso che ci consenta di ripercorrere le tappe fondamentali di questo intreccio partendo dalla fine dell’età medievale, che sarebbe l’epoca della crisi della cavalleria feudale (e proprio questa situazione verrà analizzata nel prossimo articolo), all’età napoleonica (di cui abbiamo già ampiamente trattato), al primo apparire della cosiddetta “guerra totale”.

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