La battaglia di Tobruk

22 Novembre 1911: la Battaglia di Tobruk, combattuta tra Regno d’Italia e Impero Ottomano.

Fu questo un confronto armato, interno alla Guerra Italo-Turca, combattuto nel novembre 1911 per il possesso della città costiera e portuale di Tobruk, strategicamente rilevante, e del territorio a essa circostante. Georg August Schweinfurthm, botanico ed etologo Tedesco, affermò in tempi non sospetti (nel 1883) che: “La nazione che controlla Tobruk, sarà padrona del Mediterraneo orientale”.

La Guerra Italo-Turca (nota anche come Guerra di Libia o Guerra di Tripolitania) fu combattuta dal Regno d’Italia contro l’Impero ottomano tra il 29 settembre 1911 e il 18 ottobre 1912, fino alla pace di Losanna, per la contesa delle regioni Nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica.

Cause della guerra:

Superata la crisi morale provocata dall’insuccesso dell’impresa di Abissinia, l’Italia aveva dato il via a una politica oculata volta a tutelare i suoi interessi nel Mediterraneo, il cui equilibrio politico era minacciato dall’incombente sfacelo dell’Impero Ottomano. Essa partecipò con le altre potenze interessate all’occupazione di Creta e pose gli occhi sulla Libia e sul Marocco, i soli territori rimasti esenti da influenze dirette europee nell’Africa Mediterranea. La Libia, principalmente per la sua situazione geografica, era indispensabile all’Italia per la sua stessa sicurezza e per il suo avvenire di potenza mediterranea.

La battaglia

Il capitano Mustafa Kemal, comandante dei reparti ottomani nella regione di Tobruk, ordinò a Sheik Muberra, a capo delle forze turche e libiche, di attaccare quanto prima per sopraffare il tentativo di congiungimento dei rinforzi alle truppe italiane stanziate sulla collina. Con l’assenso di Ethem Pascià, 12 soldati turchi, il tenente Necip Efendi e 120 volontari libici partirono alla riconquista della collina, difesa da 200 soldati italiani.

Le forze Turco-Libiche giunsero nei pressi della collina di Nadura poco prima dell’alba, e la cinsero d’assedio. I soldati italiani, colti di sorpresa, reagirono in modo disorganizzato e senza poter contare sull’indispensabile appoggio dei cannoni. Le posizioni italiane furono conquistate in circa 2 ore. I bersaglieri abbandonarono Tobruk, lasciandovi 3 mitragliatrici insieme a molte munizioni. Nel frattempo, i soldati Turco-Libici cominciarono a fronteggiare i rinforzi italiani, i quali furono costretti a indietreggiare nei pressi della collina. Le vittime tra i soldati italiani furono all’incirca 200.

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