In tal modo gli insorti tentarono di ottenere la legittimazione internazionale alla loro lotta e, soprattutto, l’appoggio delle potenze della Santa Alleanza, in quel momento riunite in congresso a Verona. Lo zar Alessandro avrebbe voluto ergersi a loro paladino, ma non fu poi così difficile per Metternich convincerlo a considerare gli insorti greci alla stregua di tutti i ribelli all’autorità costituita.
La vera e propria svolta, in sede di diplomazia internazionale, iniziò con la rottura delle relazioni diplomatiche fra Russia e Turchia, a cui seguirono, nel marzo del 1823, il riconoscimento inglese della nazione greca come nazione belligerante, nonché la concessione fattiva di ingenti prestiti bancari al governo provvisorio greco; nel contempo i movimenti filellenici si sviluppavano con vigore sempre maggiore in tutta l’Europa.
La Costituzione greca del 1822 fu il documento adottato dalla Prima Assemblea Nazionale di Epidauro, ed è considerato come la prima forma di Costituzione della Grecia moderna. Essa fu il tentativo di provvedere formalmente le regole temporanee necessarie per il governo politico e militare del Paese in attesa della futura costituzione di un vero e proprio parlamento. Lo scopo ulteriore di questo documento era di sostituire i vari proclami emanati nel corso del tempo da diversi comitati rivoluzionari i quali, composti l’anno precedente, avevano avviato la guerra d’indipendenza greca. Il testo della Costituzione fu modellato ed ispirato sulle costituzioni francesi del 1793 e del 1795. I suoi 110 paragrafi trattano in gran parte dell’organizzazione del futuro Stato greco libero, e prevedeva la costituzione di due poteri, legislativo ed esecutivo, con pari dignità e diritti con lo scopo di bilanciarne le competenze, i quali avevano tra le varie funzioni quella di eleggere gli undici membri della futura Corte Suprema. All’interno del potere esecutivo, si prevedeva la presenza non di un governo con i vari ministri e dicasteri, ma un organismo collegiale composto da cinque membri, ognuno con pari dignità e potere, che avrebbero avuto sotto la loro sovrintendenza un gruppo di Segretari di Stato.