Il Congresso di Epidauro del 1822

Il 13 gennaio (27 del calendario gregoriano) 1822 l’Assemblea nazionale ellenica, riunita nei pressi di Epidauro (comune della Grecia nella periferia del Peloponneso, unità periferica dell’Argolide), proclamò l’indipendenza della Grecia dopo le travagliate vicissitudini ampiamente argomentate in articoli precedenti, e promulgò una Costituzione di stampo repubblicano. Nel proclama i Greci ricordavano come la loro terra fosse stata la culla originaria della civiltà europea e delle antiche libertà che l’oppressione turca aveva poi soffocato, sottolineavano con forza il carattere nazionale della guerra contro i Turchi e dichiaravano fermamente il proposito di ritornare a far parte della società culturale europea e della cristianità.

In tal modo gli insorti tentarono di ottenere la legittimazione internazionale alla loro lotta e, soprattutto, l’appoggio delle potenze della Santa Alleanza, in quel momento riunite in congresso a Verona. Lo zar Alessandro avrebbe voluto ergersi a loro paladino, ma non fu poi così difficile per Metternich convincerlo a considerare gli insorti greci alla stregua di tutti i ribelli all’autorità costituita.

La vera e propria svolta, in sede di diplomazia internazionale, iniziò con la rottura delle relazioni diplomatiche fra Russia e Turchia, a cui seguirono, nel marzo del 1823, il riconoscimento inglese della nazione greca come nazione belligerante, nonché la concessione fattiva di ingenti prestiti bancari al governo provvisorio greco; nel contempo i movimenti filellenici si sviluppavano con vigore sempre maggiore in tutta l’Europa.

La Costituzione greca del 1822 fu il documento adottato dalla Prima Assemblea Nazionale di Epidauro, ed è considerato come la prima forma di Costituzione della Grecia moderna. Essa fu il tentativo di provvedere formalmente le regole temporanee necessarie per il governo politico e militare del Paese in attesa della futura costituzione di un vero e proprio parlamento. Lo scopo ulteriore di questo documento era di sostituire i vari proclami emanati nel corso del tempo da diversi comitati rivoluzionari i quali, composti l’anno precedente, avevano avviato la guerra d’indipendenza greca. Il testo della Costituzione fu modellato ed ispirato sulle costituzioni francesi del 1793 e del 1795. I suoi 110 paragrafi trattano in gran parte dell’organizzazione del futuro Stato greco libero, e prevedeva la costituzione di due poteri, legislativo ed esecutivo, con pari dignità e diritti con lo scopo di bilanciarne le competenze, i quali avevano tra le varie funzioni quella di eleggere gli undici membri della futura Corte Suprema. All’interno del potere esecutivo, si prevedeva la presenza non di un governo con i vari ministri e dicasteri, ma un organismo collegiale composto da cinque membri, ognuno con pari dignità e potere, che avrebbero avuto sotto la loro sovrintendenza un gruppo di Segretari di Stato.

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