Il commercio delle armi

In questo contesto il commercio delle armi divenne una delle voci più importanti dell’economia internazionale. Il periodo cui ci stiamo riferendo presentava un grave problema per i sovrani, che erano assillati dal poter disporre in grande quantità di cannoni che non esplodessero, che fossero facilmente trasportabili e non troppo costosi, anche perché la durata di un pezzo d’artiglieria era piuttosto breve, mentre la sua costruzione decisamente dispendiosa. Tra il XV e il XVII secolo la tecnologia permetteva di produrre cannoni affidabili solo in bronzo, mentre quelli in ferro erano certamente molto meno costosi, anche se esplodevano con maggior frequenza e facilità. Il costo dei cannoni di bronzo, tre o quattro volte un cannone in ferro, dipendeva dalla scarsa quantità disponibile di stagno e rame (i metalli che compongono la lega del bronzo), che venivano estratti quasi unicamente in determinate regioni europee. Lo stagno proveniva dall’Ungheria, dal Tirolo, dalla Sassonia e dalla Boemia; il rame dall’Inghilterra, dalla Spagna e dalla Germania. Anche le piazze su cui erano reperibili le materie prime o i cannoni erano poche: Norimberga, Lione, Bolzano, Anversa. Alcune grandi famiglie di imprenditori europei, per esempio i Fugger, si arricchirono proprio con la fusione e il commercio dei cannoni.

La situazione vene rivoluzionata dagli inglesi che riuscirono a produrre dei cannoni in ferro di discreta qualità, perfezionando la tecnica precedentemente utilizzata. Pur non avendo certezze in merito, sta di fatto che, da allora, i cannoni e i fondatori inglesi divennero ricercatissimi. In un primo momento il tentativo di imitarli fu compiuto dagli olandesi e dagli svedesi, in seguito anche dai francesi, anche se non riuscirono mai ad ottenere i medesimi risultati in termini di efficacia degli strumenti e di stabilità degli stessi.

La produzione di cannoni con le risorse nazionali divenne però un obbligo quanto si affermarono le politiche mercantilistiche. Colbert, ministro di Luigi XIV, ne fece un vero e proprio cruccio personale, senza però riuscire ad evitare innumerevoli fallimenti.

Precedente L'impatto delle armi da fuoco Successivo Nuove tecniche di fortificazioni