Bonaparte lo stratega

I principi introdotti da Napoleone nell’arte militare gli consentirono di esser annoverato come grande stratega, in grado di rivoluzionare le tattiche fino ad allora utilizzate entro i campi di battaglia. Le sue clamorose vittorie sconcertarono i contemporanei. I suoi eserciti, a ben guardare, non disponevano di una tecnologia militare superiore a quella dei suoi avversari, e in non pochi casi erano inferiori di numero. Furono dunque le sue capacità di grande stratega a conferire all’esercito francese una netta superiorità. Napoleone, in effetti, sapeva combinare le sue geniali intuizioni militari con l’applicazione di principi strategici generali di combattimento ai quali di solito cercava di attenersi.

Il primo di questi principi richiedeva che ogni scelta di comando fosse sottomessa all’esigenza di conseguire la vittoria a ogni costo. Ciò implicava un’attenta, quasi maniacale valutazione del rapporto tra mezzi utilizzati e scopi – per esempio, tra la quantità di contingenti militari da impiegare in obiettivi secondari e quella da utilizzare in obiettivi primari secondo logica d’importanza; una puntuale ponderazione di tutte le diverse possibilità di riuscita di mosse alternative, in modo da poter far fronte a qualsiasi imprevisto; un’attenta considerazione delle possibilità di sconcertare il nemico con mosse imprevedibili al fine di demolirne il morale.

Napoleone, come ogni buon giocatore, cercava di prevedere le mosse del nemico cercando di penetrare il più possibile all’interno del suo meccanismo psicologico. A tal fine, quando ormai era certo di dover condurre una guerra contro una qualche potenza europea, si procurava un gran numero di libri attinenti alle più disparate materie (di storia, di geografia, addirittura di cultura generale) per poterne desumere i tratti salienti della psicologia degli avversari, in modo tale da poter preparare le tattiche da applicare nelle singole campagne che era intenzionato ad intraprendere a seconda del tipo di avversario che si sarebbe trovato di fronte. Fu un vero e proprio innovatore anche in questo ambito, e in molti si ispirarono al suo credo.

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