Qui di seguito riportiamo schematicamente le ripartizioni territoriali applicate nella nostra penisola dopo il Congresso di Vienna:
– Vittorio Emanuele I, re del Piemonte e della Sardegna, recuperò la Savoia a spese della Francia e si allargò con i territori della repubblica ligure e dell’altro Novarese;
– a Ferdinando IV di Borbone fu restituito il regno di Napoli, che nel 1816 formò un unico regno assieme alla Sicilia. Il sovrano assunse il titolo di Ferdinando I re delle Due Sicilie;
– lo Stato pontificio tornò sotto la piena sovranità del papa Pio VII, seppur privo di Avignone, a vantaggio della Francia;
– il granducato di Toscana fu restituito a Ferdinando III di Lorena, fratello dell’imperatore d’Austria, accresciuto di Piombino e dello Stato dei Presidi ceduti dal re di Napoli;
– il ducato di Modena e Reggio tornò a Francesco IV di Asburgo-Este;
– il ducato di Parma e Piacenza fu assegnato a titolo vitalizio a Maria Luisa d’Asburgo, consorte di Napoleone, con l’intesa che alla sua morte esso sarebbe tornato ai Borbone-Parma passati a titolo temporaneo nel ducato di Lucca, ove fu soppressa l’antica repubblica. Con la morte di Maria Luisa, Lucca sarebbe stata annessa al granducato di Toscana.