L’Iran e il programma nucleare

Iran
La Repubblica islamica dell’Iran ospita un serio programma nucleare. Nel 2005 l’intelligence americana ha reso pubblica la scoperta relativa all’intenzione dell’Iran di sviluppare armi nucleari. Tuttavia il programma, a partire dall’autunno del 2003, è stato arrestato. Tutto ciò probabilmente in risposta a “pressioni internazionali”, mentre i suoi sforzi per arricchire l’uranio continuano a ritmo sostenuto.
Quali potrebbero essere state queste pressioni internazionali? Molti osservatori includono nelle loro ipotesi la rapida distruzione del regime talebano in Afghanistan nel 2001 e l’invasione americana in Iraq nel 2003. In seguito a tutto ciò, inoltre, il libico Gheddafi lasciò cadere i suoi tentativi di sviluppare armi nucleari nel dicembre del 2003. Il seguente collasso e le confessioni di Khan su tutto il business in atto potrebbero aver fermato, ma non definitivamente, il governo iraniano. Infatti, come noto, è l’arricchimento dell’uranio e il reattore di creazione del plutonio che crea un’arma nucleare, e il lavoro in tal senso prosegue senza interruzioni, e in gran segreto.
È importante ricordare però che l’Iran fu una delle firme “iniziatorie” del TNP. Dopo la rivoluzione del 1979 il nuovo potere mullahs fu preso da temi nucleari, ma lo scoppio della guerra con l’Iraq fece voltare le loro attenzioni sul bilanciamento degli strumenti di potere. I prezzi crescenti del petrolio fornirono i soldi e l’esodo dei talenti provenienti dalla fallimentare unione sovietica che forniva la tecnologia. Una decina di anni dopo, quando si stava portando a termine la guerra con l’Iraq, l’impero sovietico si piegò, le casse iraniane si riempirono e la guardia rivoluzionaria consolidò il proprio potere. L’Iran iniziò una seria e segreta campagna per sviluppare una propria capacità nucleare. I fondamentalisti rivoluzionari ricordavano bene la lezione di Osirak: mentre si stava sviluppando armi nucleari, bisognava sempre mantenere un profilo basso e per questo possiamo dire che la gran parte dell’impiantistica nucleare iraniana si trova nel sottosuolo.
Per 20 anni l’Iran operò al limite della legalità del TNP, rivendicando l’ottenimento di energia nucleare come unico obiettivo, ed evidenziando il suo diritto inalienabile nel farlo. Fu con l’arrivo del nuovo secolo e l’indiscutibile evidenza degli intenti armamentari che gli ingegneri e i politici iraniani iniziarono ad ostacolare gli ispettori ed emettere minacce. Da allora, lo sviluppo di un’infrastruttura volta alla produzione di armamenti nucleari procede a buon ritmo.

CHI SONO I FORNITORI DELL’Iran
Il pakistano Khan per primo iniziò a trasferire tecnologie di arricchimento dell’uranio in Iran nel 1987, dando inizio al progetto e alla fabbricazione della bomba A. Tra gli altri fornitori presenti ricordiamo:
La federazione russa: fornì grandi e piccoli aiuti. 2 montature per reattori nucleari, ferme a Busherir, che aspettano di essere completate dagli ingegneri russi.
Anche altre repubbliche sovietiche precedenti erano coinvolte.
Francia ed altri Stati europei;
La Cina: attualmente importa grandi quantità di petrolio e gas dall’Iran vendendo in cambio grandi quantità di armi sofisticate all’Iran e una significante consulenza missilistica e tecnologica nucleare.
La lista continua, ma i dettagli sono meno importanti rispetto al messaggio generale: i fondamentalisti islamici in Iran hanno iniziato un massiccio ma ambiguo programma nucleare per il futuro. Il Newsweek magazine, nel 2007 fece uscire un report su tale argomento con 4 parole molto accurate: “20 anni di inganni”.

CHI MANDA AVANTI QUESTO PROCESSO?
Ci sono stati solo 2 leader supremi nella storia dell’Iran dal 1979: Khomeini e dopo la sua morte nel giugno del 1989, Ali Khameini. In poche parole, il leader supremo governa tutto. La difesa, l’intelligence e tutte le altre organizzazioni di sicurezza sono nelle sue mani. Al tempo della rivoluzione (1979), per raggiungere e mantenere questo controllo, Khomeini creò una sua forza di sicurezza: la Guardia rivoluzionaria. All’epoca l’organizzazione aveva il dovere di uccidere gli uomini Shah, assicurare sicurezza personale al leader della rivoluzione e rinforzare i codici islamici. Oggi, come strumento personale di potere del leader supremo, la Guardia ha preso il controllo del programma sulle armi nucleari.

CHI E’ QUESTO AHMADINEJAD?
Mahmud Ahmadinejad fu eletto alla presidenza iraniana nel 2004. Fu quando guadagnò il suo potere che adottò la sua attuale e astuta retorica anti – israeliana. La sua dichiarazione sul fatto che “lo stato d’Israele dovrebbe essere eliminato dalle mappe” è quantomeno particolare. L’Iran è una nazione persiana, non araba e fino alla caduta dello Saha, fu un’alleata di Israele, che a sua volta approvò i primi studi dell’Iran. Comunque sia, possiamo dire allo st che il pensiero di Ahmadinejad e dei suoi seguaci non rappresenta il pensiero comune di molti iraniani.

COSA VOGLIONO GLI AYATOLLAH?
Quindi alla luce di tutto ciò possiamo dire che il programma nucleare iraniano sia indirizzato contro Israele? Probabilmente si. I cittadini più giovani dell’Iran sarebbero inorriditi davanti al prospetto di una guerra nucleare, ma le loro opinioni non contano. Agli occhi dei mullah, la denotazione di armi nucleari sul suolo iraniano sarebbe un giusto prezzo per liberare il mondo musulmano dai coloni israeliani.
Tuttavia il miglior consiglio da parte di quelli che conoscono l’Iran è quello di guardare l’Iran del 2008 come abbiamo guardato l’URSS una generazione fa. È una nazione a pezzi, strettamente controllata da una dottrinaria e pericolosa nomenclatura; è una macchina militare che galleggia su un fiume di petrolio. Forse Ahmadinejad è il khrushcev iraniano: troppo instabile per i gusti della nomenclatura. Comunque sia quel che sia, l’Iran non è una folla di odio verso gli americani. I giovani stanno aspettando il prossimo ballottaggio nel giugno del 2009.

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